FIV e le ovaie policistiche

La sindrome dell'ovaio policistico (SOPK) è una delle cause più comuni di infertilità nelle donne in età fertile. Questo disturbo endocrino è accompagnato da uno squilibrio ormonale, un ciclo mestruale irregolare e un'assenza di ovulazione. La fecondazione in vitro (FIV) si presenta come un metodo efficace per ottenere una gravidanza nelle donne affette da SOPK. Questo approccio aggira i problemi legati ai disturbi dell'ovulazione fecondando ovuli in laboratorio e trasferendo gli embrioni nell'utero della donna. Esaminiamo le specificità della procedura e i fattori che influenzano il suo successo.

Perché la sindrome dell'ovaio policistico rende difficile la concezione?

La sindrome dell'ovaio policistico è caratterizzata da disturbi dell'ovulazione dovuti a uno squilibrio ormonale. Livelli elevati di androgeni (iperandrogenismo) e una resistenza all'insulina creano condizioni sfavorevoli per la maturazione dei follicoli. Nonostante una riserva di ovuli elevata, il processo di maturazione degli ovuli è spesso disturbato, rendendo la concezione naturale estremamente difficile.

La FIV è sempre necessaria in caso di SOPK?

La FIV non è sempre la prima opzione di trattamento per le donne affette da SOPK. La scelta iniziale può essere la stimolazione dell'ovulazione mediante farmaci ormonali o l'induzione dell'ovulazione. Se questi metodi risultano inefficaci e se sono presenti altri fattori di infertilità, i medici raccomandano la FIV.

Prima della FIV, a volte viene prescritta una laparoscopia. Questo intervento chirurgico consente di ridurre la quantità di tessuto ovarico che produce androgeni e di ripristinare l'ovulazione. La laparoscopia può essere particolarmente utile per le pazienti in cui l'ormonoterapia ha fallito.

Come si svolge la FIV per le ovaie policistiche?

La FIV per le ovaie policistiche ha le sue particolarità. Il principale problema è l'alto rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica (SHO) a causa della grande riserva di ovociti. Questo richiede

• un approccio particolare nel dosaggio degli ormoni;
• un monitoraggio regolare dello sviluppo dei follicoli
• un monitoraggio continuo dello stato della paziente.

La prima fase consiste in una stimolazione follicolare. A causa della loro elevata riserva ovarica, le donne affette da SOPK rispondono spesso bene e talvolta troppo ai farmaci ormonali. Questo aumenta il rischio di complicazioni, come il SHO, che può essere accompagnato da dolori e gonfiori addominali. I medici utilizzano quindi basse dosi di ormoni per ridurre questi rischi.

Una volta ottenuti gli ovuli maturi, vengono fecondati in laboratorio e poi gli embrioni di migliore qualità vengono trasferiti nella cavità uterina. Questo approccio riduce i rischi e massimizza la sicurezza.

Il ruolo della metformina nel trattamento dei SOPK con insulino-resistenza

La metformina è un farmaco utilizzato per ridurre la resistenza all'insulina. Secondo gli studi, migliora l'equilibrio ormonale, riduce i livelli di insulina e aumenta la sensibilità delle ovaie alla stimolazione. Ad esempio, uno studio pubblicato nella rivista Fertility and Sterility ha mostrato che l'uso della metformina prima della FIV aumentava i tassi di gravidanza del 20%. Questo farmaco è spesso utilizzato come adiuvante prima della FIV per aumentare le possibilità di successo della concezione.