L'ecografia dopo la FIV

Per confermare la gravidanza, l'ecografia dopo la FIV viene eseguita 10-14 giorni dopo il test dell'hCG, poiché è in quel momento che è possibile determinare con maggiore precisione la presenza e la posizione dell'embrione. Questo periodo si colloca circa 20-21 giorni dopo il trasferimento dell'embrione nell'utero.

Prima ecografia dopo la FIV

Quando il test del sangue per l'hCG conferma che si è verificata una gravidanza, il ginecologo specialista in PMA chiede alla paziente di sottoporsi a un'ecografia. Quest'ultimo determina individualmente per ogni donna il giorno in cui deve recarsi all'ecografia dopo la FIV.

Importanza della prima ecografia

Perché i risultati della prima ecografia dopo la FIV sono così importanti? Circa il 10% delle gravidanze confermate dai test hCG si rivelano ectopiche (l'embrione non è nella sua posizione abituale). Una gravidanza extrauterina si verifica quando l'embrione si impianta al di fuori della cavità uterina, più spesso nella trompa di Falloppio, a causa di un'ostruzione tubarica o di altre anomalie del sistema riproduttivo. Una paziente su quattro che ha beneficiato di una FIV può avere una gravidanza multipla. È importante che il ginecologo specialista in PMA e il ginecologo-ostetrico ottengano informazioni sulla gravidanza il prima possibile per sviluppare la giusta tattica di monitoraggio della donna incinta e del feto. Ciò include la determinazione della frequenza delle ecografie di follow-up, la valutazione del rischio di complicazioni, la scelta dei trattamenti appropriati e la gestione delle gravidanze multiple se vengono identificate.

L'ecografia dopo la FIV consente di determinare la posizione esatta dell'embrione e il numero di feti.

Il passo successivo è programmato in base ai risultati di questa prima ecografia dopo la FIV. Per il passo successivo di osservazione, è importante che l'embrione si trovi all'interno della cavità uterina, che non ci siano segni di gravidanza extrauterina e che lo sviluppo dei feti corrisponda agli standard dell'età gestazionale. Se gli indicatori sono normali, il successivo esame ecografico della donna viene effettuato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza.

Tipi di ecografia dopo la FIV

L'esame ecografico può essere eseguito in due modi:

1. L 'ecografia transaddominale - eseguita attraverso la parete addominale anteriore.
2. L 'ecografia transvaginale - il trasduttore ad ultrasuoni viene inserito nella vagina.

Quando la paziente si presenta per un'ecografia dopo una FIV, la diagnosi viene generalmente effettuata per via transvaginale, poiché ciò consente di determinare con maggiore precisione il luogo di attacco dell'embrione e di valutare il suo stato. Durante il secondo e il terzo trimestre, l'esame ecografico può essere effettuato per via transaddominale.

Preparazione all'ecografia dopo la FIV

Prima dell'ecografia, è necessario osservare una dieta che riduce la formazione di gas nell'intestino. Si raccomanda di evitare alimenti come legumi, cavolo, bevande gassate, pane nero e prodotti lattiero-caseari, poiché contribuiscono ad aumentare la formazione di gas. La vescica deve essere svuotata prima di un'ecografia transvaginale e invece riempita prima di un'ecografia transaddominale. I dettagli della preparazione all'ecografia dopo una FIV devono essere chiariti con i medici che seguono la donna.

L'ecografia presso la clinica NatuVitro

Presso la clinica NatuVitro, le pazienti che seguono un programma di fecondazione in vitro sono sottoposte a un esame ecografico su un'apparecchiatura specializzata. Dopo la conferma dell'impianto riuscito dell'embrione, la donna può beneficiare del servizio di gestione della gravidanza presso la clinica. Questo servizio garantisce un approccio globale e un alto livello di assistenza per la salute della madre e del bambino.