Infertilità di origine sconosciuta

L'infertilità idiopatica è una diminuzione della capacità di concepire, la cui causa non è stata determinata dalle moderne metodologie diagnostiche. La frequenza della diagnosi di infertilità idiopatica diminuisce poiché le tecniche diagnostiche utilizzate in medicina riproduttiva continuano a migliorare, incluse tecnologie moderne come test genetici, laparoscopia, isteroscopia e test avanzati del profilo ormonale.

Cause dei disturbi della fertilità di origine incerta

Le principali cause dell'infertilità di cui la genesi non è chiara sono le seguenti:

1. Il sesso - Infatti, in 1/3 degli uomini, la causa dell'infertilità non può essere stabilita, come confermato da dati di studi condotti in diverse cliniche.
2. L'età - la probabilità di infertilità aumenta con l'età, in particolare nelle donne dopo i 30 anni. Secondo uno studio, le donne di età superiore ai 35 anni hanno il doppio delle probabilità di concepire un bambino rispetto alle donne più giovani.
3. Lo stile di vita - le cattive abitudini (fumo, alcol), le condizioni lavorative sfavorevoli e lo stress cronico riducono notevolmente la fertilità. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, fino al 25% dei casi di infertilità è legato allo stile di vita.

Diagnosi della patologia

La diagnosi di infertilità idiopatica presso il centro medico « NatuVitro » viene effettuata dopo aver eseguito una serie di test diagnostici:

• analisi per determinare l'attività degli ormoni sessuali;
• test di Shuvarsky;
• diagnosi delle infezioni dell'apparato riproduttivo;
• ecografia degli organi pelvici per rilevare disturbi organici;
• nelle donne, esame della pervietà delle tube di Falloppio;
• negli uomini - studio dell'eiaculato e test MAR.

Per escludere il fattore immunologico dei disturbi della fertilità, è opportuno effettuare ricerche:

• il livello di anticorpi anti-spermatozoi nell'eiaculato e nella muco cervicale - alti livelli di anticorpi possono impedire la penetrazione degli spermatozoi e ridurre la probabilità di concepimento;
• HLA - compatibilità della coppia - l'incompatibilità può provocare una reazione immunitaria che impedisce l'impianto dell'embrione;
• la presenza di anomalie genetiche - l'eliminazione delle anomalie genetiche consente di evitare reazioni immunologiche che potrebbero ostacolare un concepimento riuscito.

Se i risultati degli studi sopra menzionati sono negativi, si può affermare che si tratta di infertilità idiopatica.

Oltre ai metodi diagnostici sopra menzionati, è consigliato ai partner di condurre uno stile di vita sano, alimentarsi in modo corretto e razionale, evitare lo stress e abbandonare le cattive abitudini. Per quanto riguarda la natura psicologica dell'infertilità, è consigliato consultare uno psicoterapeuta.

Metodi terapeutici

Il centro medico « NatuVitro » utilizza metodi di procreazione assistita per il trattamento dell'infertilità idiopatica:

1. Inseminazione intrauterina - introduzione di spermatozoi direttamente nella cavità uterina tramite un catetere. Questa procedura è raccomandata per le donne fino a 35 anni, la cui infertilità è stata diagnosticata meno di tre anni fa. Se non si verifica gravidanza dopo tre tentativi di inseminazione intrauterina, si consiglia alla paziente di passare ad altri metodi di trattamento, come la FIV.
2. Stimolazione - utilizzo di farmaci che provocano la maturazione di più follicoli contemporaneamente, aumentando le probabilità di fecondazione. Dopo la procedura, la fecondazione può avvenire naturalmente, tramite inseminazione intrauterina o fecondazione in vitro (FIV).
3. Fecondazione in vitro (FIV) - se i metodi precedenti non hanno avuto successo, la fecondazione in vitro può aiutare una coppia a concepire.

La FIV è uno dei trattamenti per l'infertilità più efficaci e i suoi risultati migliorano costantemente grazie ai progressi della tecnologia e a approcci medici come la diagnosi genetica pre-impianto (DPI), la criopreservazione degli embrioni tramite vitrificazione e l'uso dell'istmo assistito.