Infertilità e pillola contraccettiva

La contraccezione ormonale è uno dei metodi di controllo delle nascite più efficaci. I contraccettivi ormonali moderni di terza generazione contengono dosi minime di estrogeni e progestinici, rendendoli più sicuri e selettivi. A differenza delle generazioni precedenti, sono meglio tollerati, riducono il rischio di trombosi, hanno meno impatto sul metabolismo dei carboidrati e dei lipidi e minimizzano gli effetti collaterali come l'aumento di peso e i cambiamenti d'umore.

Effetto delle pillole contraccettive sulla fertilità

Le pillole contraccettive non causano infertilità, come confermano numerosi studi pubblicati in riviste mediche di primo piano come The Lancet e Fertility and Sterility. Dopo l'interruzione della pillola, la fertilità della donna torna al suo livello di base. L'infertilità è più spesso associata ad anomalie del sistema riproduttivo femminile o ad altre condizioni che influenzano la fertilità.

Vantaggi della contraccezione ormonale

Se ben scelti, i contraccettivi ormonali non solo permettono di evitare gravidanze indesiderate, ma hanno anche una serie di altri effetti positivi:

• Riduzione del rischio di cancro al seno, all'ovaio e all'endometrio;
• Riduzione dei sintomi della sindrome premestruale (SPM);
• Riduzione della probabilità di una gravidanza ectopica;
• Miglioramento delle condizioni della pelle in caso di acne e irsutismo (quando si utilizzano contraccettivi orali combinati);
• Effetti terapeutici su endometriosi, ectopia cervicale e altre patologie ginecologiche.

Ripristino del ciclo dopo l'interruzione dei contraccettivi

Dopo l'interruzione dei contraccettivi ormonali, il ciclo mestruale è generalmente ripristinato nell'arco di 2-3 mesi, dopodiché la donna può concepire. L'uso di questi farmaci non ha un impatto negativo sulle gravidanze future e non aumenta il rischio di malformazioni nel feto.

Approccio individuale alla scelta della contraccezione

La contraccezione ormonale è raccomandata alle donne che desiderano controllare la propria riproduzione. Le pillole possono essere utilizzate nel periodo post-aborto e dopo il parto (dopo tre settimane in assenza di allattamento).

La scelta del metodo contraccettivo è effettuata da un ginecologo, tenendo conto dei seguenti fattori:

• l'età della paziente
• Contesto ormonale;
• Presenza di figli;
• Fattori ereditari;
• Malattie presenti e concomitanti;
• Le caratteristiche individuali dell'organismo.

Se necessario, il medico può prescrivere ulteriori esami di laboratorio per valutare lo stato del fegato, del pancreas e della coagulazione del sangue.

Controindicazioni all'assunzione di contraccettivi ormonali

I contraccettivi ormonali sono controindicati in un certo numero di malattie e condizioni. In questi casi, possono essere raccomandati altri metodi di contraccezione, comprese le metodologie di barriera (preservativi, diaframmi), gli IUD senza ormoni, i metodi naturali di pianificazione familiare o, nei casi estremi, la sterilizzazione chirurgica.

Controindicazioni principali:

• Tumori ormono-dipendenti degli organi genitali;
• Malattie gravi del fegato e dei reni;
• Ipertensione arteriosa severa;
• Trombosi venosa profonda e tromboembolia;
• Diabete mellito complicato;
• Obesità;
• Malattia cardiovascolare grave.

Le pillole contraccettive sono un metodo sicuro ed efficace di controllo delle nascite. Non causano infertilità e presentano numerosi vantaggi per la salute delle donne. Tuttavia, prima di iniziare a utilizzarle, è importante consultare un medico per scegliere l'opzione contraccettiva più appropriata per il proprio corpo.

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Risorse utili

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